È in corso in questo momento a Roma una perquisizione degli uomini della Digos nella sede della Figc, perquisizione scaturita da un’inchiesta della Procura di Napoli. La notizia del giorno è che Claudio Lotito è tra gli indagati con l’accusa di tentata estorsione. La vicenda prende il via dalla famosa telefonata registrata qualche mese fa dal dg dell’Ischia Pino Iodice, quella in cui il presidente della Lazio si lamentata dell’eventuale, poi verificatasi, doppia promozione in Serie A del Carpi e del Frosinone, a suo modo di vedere dannosa per le casse del calcio italiano.
L’inchiesta è condotta dai pm di Napoli Vincenzo D’Onofrio, Vincenzo Ranieri, Stefano Capuano e Danilo De Simone, con la coordinazione del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. L’illecito presunto riguarderebbe l’erogazione di fondi alle società calcistiche. Il rischio forte è quello che il calcio italiano venga travolto dall’ennesima bomba giudiziaria. Il presidente della Lazio non ha ancora rilasciato alcun commento alla notizia, anche perché i fatti raccontati stanno succedendo in questo momento.
Si allarga anche il caso calcioscommesse che ha visto coinvolte tante persone nella manipolazione di risultati in Lega Pro e Dilettanti. Sotto il mirino degli investigatori finisce Savona – Teramo, partita vinta per 2-0 dagli abruzzesi che con quei tre punti hanno conquistato la matematica promozione in Serie B con un turno di anticipo. Secondo gli inquirenti il Teramo avrebbe dato mandato al ds dell’Aquila, già indagato, Ercole Di Nicola per combinare la partita con i liguri, all’operazione hanno partecipato anche altri due già coinvolti nell’inchiesta “Dirty Soccer” e cioè l’allenatore del Barletta Ninni Corda e Giuliano Pesce, collaboratore del Parma che avrebbero guadagnato da questo illecito 30 mila euro a testa. Il presidente del Teramo Luciano Campitelli è ora tra gli indagati.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG